Storia

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L’Associazione, “no profit”, I.LI.TEC. si è costituita il 12 Ottobre 1994 per iniziativa di un gruppo di studenti della Facoltà di Ingegneria di Roma “La Sapienza”.

I.LI.TEC. è patrocinata dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (con delibera del Consiglio di Facoltà del 26 Ottobre 1994) e dallo stesso Ateneo (Decreto del Rettore del 23 Novembre 1994).

Nel 1995 I.LI.TEC. è entrata a far parte dell’Associazione DPI (Disabled People International) Italia ONLUS.

Nel Novembre 1997 I.LI.TEC. si è iscritta alla Fondazione Italiana per il Volontariato.

Dal 1999 è attiva una collaborazione con l’UNICEF.

Dal 2000 fa parte del Comitato Scientifico del Master in “Gestione delle Emergenze” promosso dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;

Dal 2000 fa parte delle Associazioni afferenti alla “Lega Arcobaleno”;

Attualmente I.LI.TEC. è costituita da studenti, laureati, professionisti e docenti di differenti corsi di laurea, da esperti ed operatori di settori afferenti al campo della disabilità. Mantiene, inoltre, numerosi contatti con enti nazionali ed internazionali avviando ricerche e progetti comuni.

I nostri progetti

EU-INDIA technique & technology exchanges for rehabilitation within market globalisation (ReMaGi)

in collaborazione con: Anna University, Chennai (Madras), India; COMIPA, Rome, Italy; Otto von Guericke Universitat, Magdeburg, Germany; University of Bari, Italy.

Sommario.

Il Progetto in oggetto, sottoposto alla Unione Europea per un finanziamento, propone una integrazione delle tecnologie indiane ed europee nell’ambito della progettazione di protesi di arto inferiore e delle metodologie di riabilitazione respiratoria, con particolare attenzione anche alla formazione di personale qualificato nei settori suddetti.

Tesi di laurea discusse

“Progettazione metodica di un sistema tecnico per l’esecuzione del sit-to-stand con Reciprocating Gait Orthosis (RGO)”

di Elisabetta Papa. Relatore Prof. U. Pighini, Ordinario della Cattedra di Principi e Metodologie di Progettazione, Correlatori Prof. M. Marchetti, Direttore dell’Istituto di Fisiologia Umana, e Ing. N.P. Belfiore, Ricercatore presso il Dipartimento di Meccanica Applicata alle Macchine.

Sommario.

Uno dei maggiori problemi nell’uso di ortesi passive di tipo RGO (Reciprocating Gait Orthosis) da parte di soggetti para- o tetra-plegici consiste nell’alzarsi dalla sedia a ruote una volta che l’ortesi stessa sia stata indossata. Tale compito motorio, generalmente indicato in ambito scientifico con la locuzione inglese “sit-to-stand”, comporta infatti un impegno muscolare non sempre compatibile con il livello di abilità motoria residua o di allenamento del soggetto coinvolto. La tesi in oggetto rappresenta uno studio di fattibilità relativo a possibili sistemi di attuazione da installare a livello dell’articolazione di ginocchio in una ortesi di tipo RGO al fine di facilitare il suddetto compito motorio di alzarsi da una sedia.

 

“Analisi sperimentale delle protesi di arto inferiore realizzate con tecnologie appropriate”

di Pierandrea Giuliani. Relatore Prof. U. Pighini, Ordinario della Cattedra di Principi e Metodologie di Progettazione, Correlatori Ing. Andrea Micangeli, Dottorando presso il C.I.R.P.S. (Centro Interdipartimentale per la Ricerca nei Paesi in via di Sviluppo), e Ing. Elisabetta Papa, Dottoranda in Bioingegneria.

Sommario.

L’amputazione di arto inferiore rappresenta oggigiorno in India come in Europa una delle maggiori cause di disabilità motoria. Per le difficili condizioni ambientali e socio-economiche e per la proporzione del problema di amputazione sopra descritto, i centri di riabilitazione indiani stanno cercando di sviluppare nuove metodologie di produzione delle protesi di arto inferiore, nonché nuove tecniche di valutazione funzionale e strutturale delle stesse. Nel contesto sopra descritto, la tesi in oggetto presenta una analisi dello stato della tecnica in merito a protesi di arto inferiore realizzate in India con Tecnologie Appropriate e fornisce un primo studio di fattibilità relativo a prove di resistenza meccanica eseguite in via preliminare su provini di bambù prelevati nel centro di riabilitazione indiano di Viklang Kendra.

 

“Studio dell’accessibilità e della mobilità all’interno delle carrozze ferroviare tramite l’applicazione dei principi della progettazione metodica”

di Mario Ramundo. Relatore Prof. U. Pighini, Ordinario della Cattedra di Principi e Metodologie di Progettazione, Correlatore Dott. Ing. Marco Bozzetti.

Sommario.

Il lavoro proposto scaturisce dalla esigenza di permettere, anche all’utenza avente disabilità motoria e/o sensoriale , una migliore fruibilità di un mezzo di trasporto pubblico quale è per es. il treno. Data la vastità dell’argomento e la scarsità della letteratura in merito, lo studio, partendo dalla definizione dello stato dell’arte nel settore, é stato limitato al problema dell’accesso al vagone ferroviario e alla mobilità all’interno dello stesso. Un’analisi statistica sulla reale dimensione del mercato e l’individuazione delle effettive necessità dell’utenza nel suo complesso (non trascurando quelle delle aziende erogatrici del servizio), ha permesso di impostare uno studio sulla “teoria antropometrica” indispensabile, in una progettazione dedicata all’uomo, nello stabilire le misure degli spazi necessari ai suoi movimenti. La soluzione alla quale si é giunti tramite i criteri della “progettazione metodica” ha suscitato l’interesse del mercato.


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